Ida Valentina Tampellini nasce a Portiolo, San Benedetto Po (Mantova), vicino al grande fiume, nel 1950.
Nel 1968 consegue il diploma presso l’Istituto d’Arte di Mantova. Inizia giovanissima l’attività artistica partecipando a numerosi concorsi e mostre.
Nel 1969 da San Benedetto Po si trasferisce a Milano , dove rimarrà fino alla fine degli anni ‘ 70, per frequentare l’Accademia; Segue le lezioni di docenti quali Gianfilippo Usellini, Pietro Diana, Giancarlo Marchese, Roberto Senesi, Luca Crippa, Davide Boriani, Ilario Rossi, Lanaro e Guido Ballo per storia dell’arte.

Si diploma in Decorazione Pittorica nel 1973 con il prof. Luca Crippa. Nell’autunno dello stesso anno è assunta come docente di disegno presso la Società Umanitaria di Milano, di cui era direttore artistico Albe Steiner. In quegli anni la Società Umanitaria era un centro stimolante animato da validi docenti che in seguito emergeranno nel campo della grafica e della fotografia: Aldo Colonnetti, Narciso Silvestrini, Giovanna Calvenzi, Franco Origoni, Antonio Mottolese, ANNA E Lica Steiner, Antonia Pessina, Wanda Broggi e Franco Mazzocchi.

Nel frattempo si è iscritta al corso di pittura all’ Accademia ove si diploma nel 1977. Nel 1975 si sposa con l’artista Hikari Miyata, compagno nel corso di decorazione all’Accademia, l’anno successivo nasce la figlia Sara. Il primo viaggio in Giappone nel 1979, durato due mesi, caratterizzato da nuove esperienze ed emozioni, ha una particolare incidenza per il contatto con un mondo affascinante. L’esperienza si ripete nel 1985, più ricca di conseguenze sulla produzione artistica.

Nel 1980 da Milano, si stabilisce a Goito e ritorna a insegnare Discipline Pittoriche, prima all’Istituto d’Arte di Mantova poi all’Istituto d’Arte di Guidizzolo: l’esperienza scolastica , in particolare la collaborazione con gli studenti,è particolarmente stimolante e divertente.

A metà degli anni 80 riprende una rada, ma scelta attività espositiva, anche se in realtà la produzione delle opere, frutto di un lungo e meditato processo, è sempre stata costante nel tempo.

Verso la fine degli anni ’90 lascia l’insegnamento per potersi dedicare all’arte, pur mantenendo viva la collaborazione con le scuole e gli studenti.

                                                                                                           Marco Dallabella