IL NUOVO MONDO DI FRANCA CAMPARSI

Paesaggi e fiori che si presentano su carta, con quelli schizzi di acquarello quasi felici come bambini nella loro trasparente bellezza e spontaneità. Rappresentano la felicità che sprizza dallo sguardo di Franca Camparsi, questa giovane mamma mantovana che ha scoperto solo da poco questa sua qualità artistica, destinata nel tempo a migliorare ancora e a sorprendere.

Poteva continuare la sua vita quotidiana da impiegata, tra i francobolli e le carte da sistemare, tra i fornelli ed una famiglia da accudire, come per tanti anni aveva fatto. Ecco invece improvvisamente, dopo un burrascoso periodo riguardante la sua salute fisica, appare, come un lampo di aurora dopo il temporale, il frutto della sua sofferenza: il suo talento. Quest’ultimo sembra accarezzato da quei valori spirituali ed eterni, che la Rivelazione Mondiale Baha’i ha soffiato con forza sull’orizzonte del suo spirito assetato.

L’artista entra con discrezione nel mondo incantato dei paesaggisti, nel quale ci si sofferma ancora ad ammirare un gradevole scenario naturale, traducendolo poi con sentimento in immagine pittorica. Talvolta purtroppo le bellezze naturali possono essere raffigurate attingendo ai ricordi e alla fantasia, quando questi non erano ancora aggrediti dalla cosiddetta civiltà.

Franca ha optato per l’acquarello al quale la carta fa da supporto, valorizzando con il suo bianco la trasparenza dei colori e consentendo la realizzazione di delicate velature. Il suo lavoro trae ispirazione dai maestri del passato, le cui opere però vengono elaborate secondo l’interpretazione personale suggerita dal proprio mondo emozionale ed interiore.

L’intensità dei colori e la vivacità dell’insieme conferiscono nuova vita al modello, reso in origine con luce più attenuata, tanto da richiamare altre tecniche pittoriche. La passione, lo slancio poetico, lo zelo del neofita ed il delicato tocco femminile, permettono all’autrice di realizzare opere gradevoli ed eleganti; quadri da osservare con calma per lasciarsi trasportare in un nuovo mondo dove regna la pace, la spiritualità e la bellezza luminosa.

Marco Dallabella
Con la collaborazione di Federica Federici e Giulia Vaccari
[SCRITTI di Mario Cherubini e Ottavio Borghi]

Mostra di pittura di Franca Camparsi nella Torre Civica di Goito

La Torre Civica medioevale di Goito sta ospitando una mostra di pittura della goitese Franca Camparsi. L’artista racconta della scoperta del proprio talento facendola risalire ad un periodo nero della propria vita che la spinse ad una disperata ricerca di bellezza.

Completamente a digiuno di colori e tecniche, incapace di disegnare, comincia a muovere i primi passi utilizzando gli acquerelli del figlio.

Grazie all’amore per la pittura, all’ammirazione per l’emozione e il sentimento che pervadono le opere degli impressionisti, e alla decisiva visita alla mostra di un pittore a Mantova, Franca comincia a creare i suoi soggetti preferiti : paesaggi, scorci di casa, quartieri, con i quali nel 2002 allestisce la prima mostra e quindi  rende pubblica la sua passione.

Successivamente arrivano olio e tele nelle quali oltre ai soggetti preferiti spuntano fiori ed astrazioni che fanno emergere le prerogative dell’artista ovvero, bellezza, ordine, armonia, serenità, quiete.

Alcuni suoi quadri rappresentano i luoghi sacri Baha’i, collegamenti tra terra e cielo ; la cupola dorata del mausoleo del Bab si erge magnifica tra l’azzurro del cielo e del mare, tra il verde di giardini spettacolari, luoghi in cui ogni ansia svanisce ed ogni difficoltà si appiana , dove resta l’anima di fronte al suo Creatore, in un abbraccio  di amore e di pace, a cogliere il senso della vita. La pittura ha la straordinaria capacità di fermare questi attimi e di farceli rivivere ogni volta che ci avviciniamo ad essa è ci fermiamo ad osservare e riflettere. Un viaggio fantastico e senza fine, in grado di suscitare stupore e meraviglia in chi lo intraprende

L’esposizione rimarrà aperta fino ai primi di luglio ed è visitabile in particolare la domenica mattina in orario di mercato e in occasione della festività legata a San Pietro, Patrono di Goito, il 29 giugno e della Pizza in Piazza del 3 e 4 luglio 2017.

Goito   22 giugno 2017

Marco Dallabella