Presentazione di Enio Riccò pittore naïf in arte “Goeta”­ a cura di Ottavio Borghi in occasione della mostra del pittore svoltasi a Goito in data 1 Ottobre 2006.

Enio Riccò nasce a Mantova, vive e opera a Goito. Non dipinge secondo una razionalità appresa in Accademia, bensì seguendo un filo astratto, che si manifesta nonostante i segni ed i colori tanto marcati, alla costante ricerca di sensazioni e di realtà inedite che possono esistere anche oltre le apparenze. Molte delle sue scene sono pervase di poesia perché le descrive come visioni incantate, dove uomini ed animali vivono in un mondo magico ed i colori sono quelli dei sogni.

Altre sono descritte con atmosfere da tregenda, perché l’autore sa captare con estremo realismo l’arrivo di una burrasca nel cuore, preavvisata dal tragico salire dell’onda lunga e pesante dei sentimenti. Dà così fondo, forte della sua irruenza operativa, a tutte le potenzialità dei colori, ben felice di tradurre in immagine le sue sensazioni, non soggetto al freno reverenziale nei confronti dei mostri sacri e di coloro che comunque sono da sempre addetti ai lavori. Si ritiene quindi libero di creare scene di caccia, paesaggi, nature morte, gruppi di musicanti e fondali marini, interpretati in chiave del tutto personale, ora triste, ora gioiosa, ma talvolta anche ironica od addirittura dissacrante. Riccò agisce sempre seguendo il suo personalissimo stile che può inizialmente provocare un senso di sconcerto, perché spazia da opere pervase da una sorta di crudezza di stampo espressionistico, ad altre che riflettono i risvolti più sereni della vita, quali l’amore, la gioia ed il fascino di elegiache scene naturali.

                                                                                                        Marco Dallabella