Claudia Marchi, Goitese di nascita, artisticamente formatasi nelle aule dell’Istituto d’Arte di Guidizzolo, diretto in quegli anni da un grande Maestro della Pittura il Prof. Dal Prato, continua la sua ricerca pittorica recuperando per poi rielaborarle, grazie alla tecnologia dei nostri tempi, tecniche pittoriche che affondano la loro radice nella Storia, nella cultura e nella tradizione Europea.

La Marchi ha sperimentato, negli anni, varie tecniche, dalla pittura su vetro (sottovetro), i Naïve dai colori lucenti che spesso sconfinano nel surreale, che spesso ottengono un successo di pubblico e critica, (ne testimoniano le numerose ” Mostre”, da Bologna a Stoccarda a Colonia ecc., i premi tra cui il premio nazionale del Mini Quadro Naïve di Viadana) alla tempera su tavola di legno, riproduzione di soggetti sacri rinascimentali rielaborati ed arricchiti da un’originale ricerca di modi pittorici innovativi, all’olio su tela; ma è soprattutto nell’acquerello che Claudia sa meglio esprimere “l’immediatezza delle sensazioni” a cui tende la sua pittura.

Attraverso i colori, giocando con le sfumature e le velature, la pittrice vuole dare a chi osserva i suoi quadri sensazioni, attimi, in cui il ricordo, il passato, diventa presente e il reale tende al fantastico. Sensazioni di un ” ritorno” a un mondo che non c’è, che forse non è mai esistito se non nell’immaginario dell’uomo, ma che servono per ” vivere” la vita di tutti i giorni.

Claudia Marchi che vive e lavora a Goito non dipinge solo quadri, ma richiamandosi alla tradizione Italiana dell’Artigianato Artistico ha sperimentato la sua Arte Decorativa su vari materiali, dalla ceramica alla porcellana al peltro, all’ottone , all’argento e ai tessuti ottenendo ottimi risultati. Una pittura che ha come comune denominatore una capacità di lettura immediata, bella da vedere, che nasconde una problematica esistenzialista complessa, che le trasparenze dei colori, le tenue tinte, mai forti mai pesanti, tendono a far uscire, sotto forma di sensazioni, attimi e momenti.

G.B. e S.
Collaboratori: Marco Dallabella