Originaria di Rodigo (MN), ma residente da molti anni a Goito, Teresa Restori comincia a dipingere nel 1973.

Osservando un quadro del pittore naïf Fiorini si appassiona a questo genere fino a far diventare una semplice curiosità iniziale molto di più che un semplice hobby.

Aiutata dall’amico e maestro Armando Peroni arrivano di conseguenza le prime mostre ed i riconoscimenti anche da parte di colleghi. Diceva di lei, per esempio, Fernando Gutierrez Y Velasco, noto pittore anche lui di Goito: “L’artista traduce i propri stati d’animo inerenti alla realtà, avvertita in tutte le sue sfumature; il grado di maturità dell’artista è facilmente riscontrabile anche ad una prima, rapida lettura. Il buon naïve è colui che sapendo ben dipingere, lo fa con candore in un modo così apertamente dichiarato da sembrare una favola troppo bella”.

Il tempo ha portato variazioni nello stile della pittrice goitese avvicinandola al mondo della natura delle campagne mantovane; fiori, nature morte e paesaggi dipinti con una carica di colore straordinaria. 
La sua tecnica, rimasta immutata nel tempo, la porta ad eseguire tutti i suoi quadri ad olio ed alcuni hanno finiture riportate a spatola.

Numerosi gli articoli che i quotidiani la hanno dedicato; significativa la sua presenza nel volume “Pittori Scultori, Incisori nella Mantova dell’900” che parla della sua pittura naïve (Autore Adalberto Sartori).

Molteplici, naturalmente, le partecipazioni ad estemporanee collettive e concorsi, a cui ha partecipato riscuotendo notevoli consensi. 
Tra le altre citiamo:

Collettive: Villa Mirra di Cavriana, Goito, Torri del Benaco, San Francesco (Mantova), Borgoforte.

Estemporanee: Villa Emma di Castellucchio, Castelgrimaldo 1996 (beneficenza alla casa del Beniamino di Don Mazzi)

Solarolo “Tra Spirito e Natura” giugno 1999

Goito 2000

 

I PASSAGGI DELLA MIA PITTURA

Inizio a dipingere negli anni settanta con tecnica naïf, tecnica in voga a quell’epoca. Pittura totalmente autodidatta e, a tratti, immatura.

Negli anni novanta c’è un passaggio di stile con la raffigurazione di paesaggi e fiori ritratti dal vero, sempre però in una dimensione completamente personale senza sottostare alle leggi della grandezza delle forme e, ove presenti dei personaggi, dipinti ancora quasi con stile naïf.

Nel duemila si noti un ulteriore cambiamento di stile passando dalla realtà alla “irrealtà” di fiori, paesaggi, colori, movimenti leggeri e “uscenti” dalle tele.

Pur utilizzando sempre colori ad olio su tela, muto, in base allo scorrere degli anni, lo stile di pittura perchè condizionata dai cambiamenti della vita, adeguando, pur senza ricercarlo, i dipinti nel tempo.

 

Ricordiamo infine che i quadri di Teresa Restori sono permanentemente esposti al caffè Sordello di Goito.

 

Marco Dallabella