Elio Terreni (all’anagrafe Cornelio Terreni), pittore e scrittore, è nato a Goito (Mantova), dove risiede. Dopo essersi laureato presso l’Università di Parma, inizia a insegnare negli Istituti di Istruzione Superiore.
Dal 1995 espone in Italia e all’estero, ottenendo con le sue opere importanti riconoscimenti. Si ricordano: nel 2000, la Targa del Presidente della Regione Lombardia, la Medaglia di Sordello, onorificenza della Città di Goito (Mantova) e la partecipazione alla rassegna “Il disegno a Mantova 1950 – 2000”, nella Pinacoteca Comunale di Quistello (Mantova); nel 2002, la partecipazione a “Artexpo New York” (allo Javits Convention Center a Manhattan); la personale “B-cicli” alla Galleria 2E a Suzzara (Mantova), in cui presenta il ciclo di dipinti “Campi di forza”, genesi di una nuova espressione artistica che porterà l’artista all’attenzione della critica nazionale e internazionale; nel 2003, la personale nel Museo Etrusco a Murlo (Siena) e la rassegna alla Galleria Provinciale Via Larga a Firenze; nel 2004, il premio “Fiorino d’argento” al XXII Premio Firenze, nel Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio; nel 2006, la personale “Bussando alla porta dell’anima” alla Galleria del Candelaio a Firenze; nel 2007, la “Medaglia della Regione Lombardia”; nel 2008, la “Rassegna Italiana d’Arte Visiva” organizzata dall’Accademia Federiciana con il patrocinio dell’Assessorato alla Cultura della Provincia di Catania e la personale “Universi” alla galleria “Studio C” a Piacenza. Luciano Carini parla di: “Pittura che vibra di energia, che si accende di bagliori improvvisi e (…) che evoca mondi lontani e sconosciuti o spazi misteriosi dell’infinito universo, ma anche proiezioni intriganti nel profondo dell’animo umano e della coscienza. Espressione intensa, che si sviluppa attraverso un vero e proprio vortice di ricerca che non conosce sosta né cedimenti”.
Giorgio Segato, nello stesso anno, sintetizza il percorso pittorico dell’artista affermando: “Dal paesaggio (in certo senso) sonorizzato e da modulazioni surrealiste Terreni approda a uno spazialismo onirico di silenziosa contemplazione del movimento continuo della materia e delle forme, sottolineato dalla sequenza curva del ripetersi di parole, e della metamorfosi biochimica ma anche psichica che si sta compiendo nello spazio esterno/interno dell’artista tramite la sua fantasia creativa.”
Dal 2009 al 2013, espone in diverse rassegne in Italia e all’estero, conseguendo riconoscimenti di rilievo, tra cui il “Fiorino d’argento” al XXVII Premio Firenze. In occasione di una imponente mostra collettiva al Museo Civico D’Arte Moderna “Giuseppe Sciortino” di Monreale, nel 2010, Paolo Levi scrive in catalogo: “Nella produzione di Elio Terreni si assiste a una notevole versatilità artistica, che gli ha permesso di sperimentare linguaggi e tecniche diverse pervenendo a esiti brillanti. All’interno di questo percorso ha assunto grande rilevanza la parola scritta, intesa non solo come strumento narrativo ma anche come traccia grafica di per sé autonoma. Le ricerche più recenti hanno portato a una ulteriore indagine rivolta alla rappresentazione degli spazi siderali, dove su sfondi scuri punteggiati da punti luce remoti si animano misteriose apparizioni cosmiche. Sono visioni suggestive di corpi celesti e campi di forza, costruiti attraverso striature o macchie cromatiche dai profili incerti che ricordano talvolta gli organismi microscopici dai colori sgargianti, talvolta le catene elicoidali del D.N.A., evocando con poetica fantasia il caos primordiale da cui ha avuto origine la vita.”
Nel 2014, Terreni espone:
– nella rassegna degli artisti premiati al XXXI Premio Firenze nello storico “Caffè Giubbe Rosse” a Firenze;
– alla 1^ Biennale di Creatività in Italia a Verona, curata da Paolo Levi e Sandro Serradifalco e inaugurata dal Prof. Vittorio Sgarbi;
– alla Triennale di Roma 2014, con la direzione artistica del Prof. Daniele Radini Tedeschi, inaugurata dal Prof. Achille Bonito Oliva.
In questi anni, alcuni suoi dipinti entrano a far parte di importanti collezioni sia private che pubbliche.
Elio Terreni è, inoltre, autore dei seguenti libri:
“Immagini oltre il velo di Maja”, a cura di Paola Cortese, introduzione di Pietro Marcazzan, Comune di Goito, 2000 (libro d’Arte contemporanea);
“Bussando alla porta dell’anima”, a cura di Luca Cremonesi, presentazioni di Sergio Rebecchi e Giorgio Segato, Istituto Statale D’Istruzione Superiore “Francesco Gonzaga”, Castiglione delle Stiviere, 2009, (libro d’Arte contemporanea);
“Il bambino che corre. Appunti di viaggio” – Edizioni Il Cartiglio Mantovano, Mantova 2010, (60 poesie, 4 racconti e 8 immagini);
“Acqua e l’Isola dei matti”, a cura di Luca Cremonesi, Edizioni PresentARTsì, Castiglione delle Stiviere 2012, (romanzo breve);
“La felicità del Gonzaga. Indagine sul benessere di un gruppo di studenti”, Istituto Statale D’Istruzione Superiore “Francesco Gonzaga”, Castiglione delle Stiviere, 2013.
È coautore del libro di racconti “Estate 2010”, Edizioni PresentARTsì, Castiglione delle Stiviere, 2010 (l’artista è presente con il racconto “Acqua”).
                                                                                           Marco Dallabella